lunedì 30 novembre 2009

Fotografia a 360°

Una fotografia che fa proprio il linguaggio del video, lo unisce al suono e parte da un disegno. Un altro pseudonimo del mondo dell'arte, BLU, conosciuto come writers,ma che non si limita alla figura bidimensionale. Nel suo cortometraggio MUTO, realizzato con una serie successiva di fotografie tale da dare il senso del movimento dell'immagine disegnata sul muro, tenta di rendere i suoi disegni bidimensionali un tutt'uno con la realtà in cui prendono vita.
C'è un continuo movimento dei disegni tracciati in giro per la città reso credibile dai suoni che gli vengono associati e dall'interazione che i personaggi sub o sovraumani del cortometraggio hanno con l'ambiente. Uno di essi da figura bidimensionale qual'è riesce persino a dare un calcio ad un tronco appoggiato ad un muro...artista o fotografo che lo si chiami resta il fatto che si esprime rompendo gli schemi, sfondando le dimensioni, rielaborando i luoghi comuni.

buona visione! http://www.youtube.com/watch?v=uuGaqLT-gO4

l'arte di mettere a nudo...




Si chiama Spencer Tunick ed è un artista che documenta le sue parformances attraverso la fotografia o rovesciando le carte in tavola allestisce attraverso performaces il suo set fotografico. Contatta, dirige, coordina grandi numeri di figuranti che si prestano ai suoi scatti. I suoi modelli posano nudi , ma la loro nudità è tutt'altro che ostentata, infatti, il momento scelto per lo scatto è di solito un momento in cui le città che sceglie sono pressochè deserte, in maniera tale da non essere offensivo.
Inoltre una delle chiavi in cui viene letta, dall'artista-fotografo, la nudità delle sue comparse è quella della ripetizione messa in relazione alle architetture scelte: grandi piazze, musei simbolo, strade famose...
Nel peculiare modo di lavorare di questo fotografo si può riscontrare ancora una volta la contaminazione tra gli stili e tra le arti.